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Tradizionale Vì cotto Riserva

12,00

Tradizionale Vì cotto Riserva
il vino cotto è un tipico prodotto alimentare delle regioni Marche ed Abruzzo. Viene prodotto nelle zone collinari e pedemontane delle province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Ancona.
Per la produzione del vino cotto viene utilizzata l’uva dei vitigni tipici delle zone citate; Una volta pigiata l’uva, il mosto ottenuto si mette in un caldaro (grossa pentola di rame), con l’;avvertenza, tramandata dalla tradizione, di porvi una verga di ferro nudo per impedire al rame del caldaro di passare in soluzione. La verga di ferro si tiene fino a che il mosto non si sia scaldato. Nel caldaro il mosto viene cotto a fuoco diretto fino a quando l’evaporazione non porti il contenuto a ridursi di una quantità variabile tra un terzo e un mezzo di quella iniziale; la maggiore o minore concentrazione varia a seconda del grado zuccherino di partenza. Il procedimento della cottura rendeva il vino meno acido e quindi poco soggetto a trasformarsi in aceto. Quando il raccolto era peggiore del solito o quando il proprietario del terreno sceglieva l’uva migliore e lasciava al contadino quella più rovinata, questi, per non rischiare di rimanere senza vino, facendo ricorso
alle sue migliori risorse ed alla sua creatività, riusciva a bere per tutto l’anno un vino forse migliore di quello del padrone.

Confezione: bottiglie 500 ml

COD: Vino cotto Categoria: Tag: , ,
Descrizione

Descrizione

Tradizionale Vì cotto Riserva
il vino cotto è un tipico prodotto alimentare delle regioni Marche ed Abruzzo. Viene prodotto nelle zone collinari e pedemontane delle province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Ancona.
Per la produzione del vino cotto viene utilizzata l’uva dei vitigni tipici delle zone citate; Una volta pigiata l’uva, il mosto ottenuto si mette in un caldaro (grossa pentola di rame), con l’;avvertenza, tramandata dalla tradizione, di porvi una verga di ferro nudo per impedire al rame del caldaro di passare in soluzione. La verga di ferro si tiene fino a che il mosto non si sia scaldato. Nel caldaro il mosto viene cotto a fuoco diretto fino a quando l’evaporazione non porti il contenuto a ridursi di una quantità variabile tra un terzo e un mezzo di quella iniziale; la maggiore o minore concentrazione varia a seconda del grado zuccherino di partenza. Il procedimento della cottura rendeva il vino meno acido e quindi poco soggetto a trasformarsi in aceto. Quando il raccolto era peggiore del solito o quando il proprietario del terreno sceglieva l’uva migliore e lasciava al contadino quella più rovinata, questi, per non rischiare di rimanere senza vino, facendo ricorso
alle sue migliori risorse ed alla sua creatività, riusciva a bere per tutto l’anno un vino forse migliore di quello del padrone.

Confezione: bottiglie 500 ml

Informazioni aggiuntive

Informazioni aggiuntive

Peso 0.250 kg
Dimensioni 10 × 10 × 10 cm